Secondo quanto riportato dal corrispondente di ABNA, l'Ammiraglio Shahram Irani, Comandante della Marina dell'Esercito della Repubblica Islamica dell'Iran, in un'intervista a "Radio Goftogoo", ha illustrato gli ultimi sviluppi delle manovre navali internazionali e congiunte, annunciando l'espansione della cooperazione navale dell'Iran con vari paesi e il miglioramento della posizione della Repubblica Islamica sulla scena internazionale.
Il Comandante della Marina, riferendosi a un'imminente esercitazione navale congiunta, ha dichiarato: "Questa manovra si terrà con la partecipazione di diversi paesi membri e sarà ospitata dal Sudafrica; il gruppo navale 103 della Marina iraniana è attualmente in rotta verso il luogo dell'esercitazione".
Ha aggiunto: "Le unità partecipanti saranno dispiegate nell'area per circa una settimana o dieci giorni e le esercitazioni previste si svolgeranno nell'oceano, rappresentando un'ottima opportunità per migliorare la capacità operativa e il coordinamento navale".
L'Ammiraglio Irani, riferendosi anche alle esercitazioni navali congiunte tra Iran, Cina e Russia che si sono tenute negli ultimi anni sotto il coordinamento della Marina iraniana lungo le coste meridionali del Paese, ha affermato: "L'asse principale di queste manovre è garantire la sicurezza della navigazione, la protezione delle rotte commerciali e l'esecuzione di pattugliamenti marittimi congiunti". Secondo l'Ammiraglio, dallo scorso anno, previo accordo dei paesi partecipanti, questa esercitazione trilaterale accoglie anche osservatori e la partecipazione di altri stati.
Il Comandante della Marina ha precisato: "L'anno scorso sei paesi erano presenti come osservatori e si prevede che quest'anno almeno 12 paesi parteciperanno in qualità di osservatori".
Ha aggiunto: "Nelle edizioni precedenti erano presenti paesi della regione come Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Azerbaigian e Kazakistan; quest'anno si aggiungeranno paesi come l'Indonesia, il che dimostra l'elevazione del livello e del prestigio di questa manovra".
L'Ammiraglio Irani, sottolineando il miglioramento qualitativo delle esercitazioni, ha dichiarato: "Le esercitazioni, che in precedenza riguardavano principalmente la ricerca e il soccorso, la sicurezza delle imbarcazioni e le operazioni navali di base, hanno ora raggiunto un livello superiore, includendo nel programma esercitazioni operative più avanzate note come 'esercitazioni calde' (a fuoco reale)".
Egli ha indicato nella creazione di un "linguaggio operativo comune" uno dei risultati più importanti di queste manovre, affermando: "Questa iniziativa è stata elaborata su proposta della Repubblica Islamica dell'Iran e, sulla base di essa, unità multinazionali possono condurre operazioni in modo completamente congiunto; così che forze di paesi diversi, nonostante le differenze di lingua madre, agiscano in modo coordinato in un'unica missione".
In un'altra parte dell'intervista, il Comandante della Marina ha definito le esercitazioni internazionali e regionali come strumenti importanti per rafforzare la cooperazione marittima e la diplomazia della difesa, aggiungendo: "Queste manovre, oltre a mostrare la bandiera e la capacità difensiva del Paese, portano messaggi culturali, economici e di sicurezza, favorendo lo sviluppo di interazioni nei settori dell'economia del mare, del turismo e della cooperazione industriale e formativa".
Ha sottolineato: "La presenza di unità militari dei paesi nei rispettivi porti aumenta la fiducia reciproca e fornisce un quadro idoneo per l'espansione della cooperazione economica e marittima. Inoltre, queste interazioni aumentano la sicurezza marittima e rafforzano la posizione dell'Iran nelle equazioni regionali e internazionali".
L'Ammiraglio Shahram Irani ha concluso affermando che queste collaborazioni costituiscono un supporto operativo per la Marina nelle acque lontane: "I risultati di queste esercitazioni, sia in ambito difensivo che non, sono vasti e influenti, e giocano un ruolo cruciale nello sviluppo della Marina e nella garanzia di una sicurezza marittima sostenibile".
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